VALORE
Un abito-soprabito
Il tailleur trae origine dalla giacca rossa da caccia, il cui colore è un eco della livrea di corte ai tempi di Enrico II che decretò per primo la caccia alla volpe un passatempo reale. La giacca viene liberata dal contesto tradizionale e alleggerita giocando con gli stessi elementi della giacca da uomo, come ad esempio la patta. La struttura rimane maschile nella costruzione dei tagli, com’è di regola la giacca da caccia, che nel passaggio al tailleur subisce però un taglio netto nel punto vita, passando dall’idea di un capo a quella di un abito a due pezzi, con giacchino e gonna pantalone, collegati proprio nel gioco delle tasche, in cui pur avendo due capi, l’abito nella sua immagine ne richiama solo uno, come se fosse un abito-soprabito.
L’elemento maschile
Il tailleur presenta patte alla gonna, e nel giacchino la pattina in vita, ricordando l’idea delle tasche e taschino in vita dell’uomo.
Uno spazio-tempo infinito
Nel davanti dell’abito abbiamo l’idea della giacca, mentre nel dietro le doppie curve che proseguono sulla gonna creano un’altra immagine, diversa dal contesto, un’alterazione del capo, in uno spazio tempo infinito, ed è in questa fusione che il capo diventa unico e contemporaneo, prendendo vita, e acquisendo la sua identità. Nel tailleur vedi la coesione di più tempi e stili, da renderlo universale, passando da una giacca per pochi ad un abito per molti, la cui finalità è il valore delle persone, portandole a una maggiore consapevolezza di se stesse, a una consapevolezza più ricca ed elevata.
Il rosso dalle fibre riflettenti
Degno di nota è il tessuto del tailleur che è sempre rosso come la giacca da caccia, in cui il gioco ondulato delle trame con le fibre riflettenti crea effetti di luce e forti contrasti, che evocano il carattere dell’abito.
La creazione
Nel disegno vediamo la precisone della linea, della forma e della struttura, creazioni singolari, in cui le regole codificate sono state trasgredite in totale libertà.
Dal bozzetto al modello in tela, fino alla prova dell’abito
Il tailleur è imbastito per la prova, a conferma del lavoro che c’è dietro con la sua lavorazione sartoriale, imbastiti sono il collo, le maniche e anche la gonna pantalone, tutta la manifattura è curata nei minimi dettagli, dal bozzetto al modello in tela, e dal taglio del tessuto alle tele, fino all’ultima prova.